Il punto morto

Lo si potrebbe chiamare ancora una volta punto e a capo, ma con l'andare del tempo però ci si accorge che i veri a capo sono stati davvero pochi, se non quasi unici.

Un punto in cui ti sei già resa conto di non volere nel tuo intimo quel che ti intima la società e la familiarità, ma che in qualche modo ti influenza ancora.
A capirlo ci hai messo molto tempo e il dubbio che ti tormenta è che magari gli altri non sbagliano, se tu brancoli ancora nel buio. Nella pancia senti che hanno torto ma la confusione persiste.

Il destino ha giocato le sue carte e tu hai scartato le migliori.
Ricominciare la partita con carte scadenti non è facile.

La zona cieca, la corda del funambolo, il punto che è sempre di non ritorno perchè non si torna mai ma non è nemmeno il punto in cui si va.

Un punto morto. In coma. Sotto tenda ad ossigeno.

Commenti

  1. potrei proporre un punto croce,
    se non altro per metterci una croce sopra.

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  2. E, cara, son tornata dai lidi toschi e riapprodata a quelli foschi.
    E,caso strano, ti rileggo con parole che chiariscono quel che ho dentro.

    Un abbraccio

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