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Visualizzazione dei post da gennaio, 2003

Il branco

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Tornando a casa. Il solito tratto di strada. la strada deserta. Pensavo che la serata è stata piacevole, il locale era bello. divani, libri, musica e pensavo se avevo mai detto all’informatico di successo quanto è bello il mio parco quando lo illuminano. Una macchina si accosta. Sento delle voci. La solita ingenua apro il finestrino. A metà perché sono anche diffidente. Vorranno delle informazioni penso Le voci. Sono in quattro. Dai 25 ai 30 anni. Italiani. Le voci: dove vai bella? Dove abiti? Me lo succhi bella? Accelero. accelerano. Deficiente che non sono altro, vedo il semaforo rosso e rallento. Rallentano anche loro. Le voci voglio scoparti bella. vieni a vedere quanto ce l’ho grosso Sento paura e rabbia. cerco una strada. una via di uscita. non ce n’è Bip Bip Un messaggio Prendo il cellulare in mano Le voci: Ma a chi chiami scema? Però accelerano e se ne vanno. Mi sento indifesa. Mi sento violata. E se non se ne fossero andati? E se. Ho avuto paura. Provo rabbia. Se avessi avuto