*Indi per cui
Oggi che era una giornata alquanto pesante, gironzolavo per l'ufficio e mi sono imbattuta in Io donna e ahimè in un articolo di un certo Aldo Cazzullo. Il tizio raccontava suadente di una certa storia avvenuta a Venezia e di caio che a furia di insistere ha sposato la ragazza in cui si era imbattuto nella suddetta città (che un bel chi se ne frega glielo vogliamo negare?) ma il parallelismo che costui, uomo di poca intelligenza emotiva, ha osato (Sì! OSATO) fare è stato lo Stalking . Cito a memoria Cosa e quale confine c'è tra l'insistenza e la molestia? bla bla bla e conclude con tono birbone: Ragazzi per non incorrere in guai legali, meglio evitare. Sì c’è differenza caro il mio Cazzullo (oddio, se il destino è scritto nel nome). Il corteggiamento è una cosa, lo stalking tutt'altra. Non è una cosa delicata, una poesia lì, un fiore lì ma una continua e perpetua tortura. Quel sapore di malattia mentale che aleggia per aria, di fine violenza anche psicologica che è dis