La radio

Per noi poveri esseri imbottigliati sempre nel traffico la radio è una buona compagnia.
Io ascolto dj, andata Platinette, ritorno Lapina.
Oggi Platinette mi ha fatto venire i brividi.
Parlavano di tradimenti, quelli che cogli in fragrante
Telefonata del simpatico ascoltatore in diretta, camionista accento napoletano
Il tenerone aveva beccato la moglie con l'amante in un'improvvisata a casa
(mai fare sorprese, lo dico sempre) e allegramente raccontava che ha mandato all'ospedale Moglie, amante e pure suocera, che le ha prese anche dal suo legittimo consorte. Gambe e braccia fratturate e peggio.
Ora è pure contento di pagare 810 mila euro di penale per danni alla persona.
E qui tutti a ridere.

Che risatone!

Non è una barzelletta, non ci trovo proprio niente da ridere.
Fosse stato uno schiaffo o un pugno, magari una risatina ci stava.
Ma sulla violenza vera, no.

I colpevoli in questo caso sono Platinette e la sua compagna di trasmissione, certa giornalista a me sconosciuta.
Nel mondo ce ne sono di idioti,
ma che ne ridano,
bhe la strada è lunga verso l'illuminazione.
Non son certo una che le manda a dire o buonista, anzi sono una carogna, ma c'è un limite a tutto.

Commenti

  1. Sulla violenza non si dovrebbe mai scherzare.

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  2. La radio, tasto dolente.
    E' un mezzo meraviglioso ma, spesso, fatta malissimo. Quasi sempre modaiola e piena di luoghi comuni e, a volte, come giustamente hai fatto notare in questo caso scade pure nel cattivo gusto (per essere soft...diciamo).

    RispondiElimina

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