E' sempre il problema della realtà e della rappresentazione della realtà. E confondere la sua rappresentazione con essa, come un quadro fatto troppo bene. Proprio ieri parlavo con un mio amico che si lamentava del fatto che, non fornendo prove, le religioni sono assurde; dimenticando (a mio avvisio) che il concetto di prova è eredità di Galileo. Una rappresentazione fideistica si muove su altre basi. (non c'entra nulla, sono andato in stream of consciousness)
Scusa se mi intrometto ma; leonem, cosa centra la fede con la realtà? Comunque il concetto di prova, se intendendevi prova dell'esistenza di dio, è ben anteriore a Galileo.
@Leon la scienza è realtà, la fede è verità. io ho notato che se qualcuno comincia il tam tam, dice che qualcosa ad esempio è bello (vedi moda) alla fine lo prendiamo per "vero".
@ grilloz, no danno te e me.
@bianca, che sia chiaro, se volete fare anche un dibattito qui da me, a me queste cose rendono felice e non scherzo. intromettiti sempre.
@ ganja, io la vivo e quindi ci scrivo. perchè mica son capace di filosofare :) e tu lo sai, sto dietro la lavagna
Sia la verità che la realtà possono sembrare concetti semplici, ma basta qualche controesempio per capire che sono più complessi. In particolare il tuo concetto di verità è abbastanza particolare. Pensiamo alla storia "Il vestito nuovo dell'imperatore". Degli imbroglioni tessuno un vestito fittizio per l'imperatore, un vestito che nessuno vede, ma la verità ufficiale è che quello è un vestito bellissimo. Finchè un bambino non lo vede e dice "il re è nudo". La sua verità corrisponde alla realtà e si propaga rapidamente.
Allora le verità convenzioanli o sociali sono una media, ma la verità senza aggettivi corrisponde alla realtà nel modo più completo e profondo possibile.
Come non rimanere incantate dalle 100 luci dei lampioni del mio parco sotto casa? in un’atmosfera incantata da film dell’orrore o di amore...La rigenerazione e’ compiuta, sono pronta ad affrontare ancora gioie e dolori... persa in me stessa, da brava egoista ho lasciato il mondo fuori ed ho tenuto dentro me solo i miei pensieri... musiche da cui sono fuggita...Voglio vivere i miei sentimenti appieno, come sempre... con il cuore che impazzisce di speranza e di passione.I miei disegni, la vernice sulle mai, il cervello che si concentra solo nello scoprire come usare le dita, sia anche su una tastiera... le parole, i colori e le immagini...Oh si stasera... appoggiare la testa sul petto di una persona che mi vuole bene, bere un bicchiere di vino bianco e rimanere in silenzio... prestare attenzione solo al suono del respiro e alle figure che disegna il fumo delle sigarette
I commedianti, quelli che pensano di pensare, quelli che so tutto io e ti frego come voglio o gli indifferenti, quelli che pensano che il weekend sia in un locale affollato, che vivono solo per questo.I riti di questi locali. Oggi un mio amico mi ci ha fatto ripensare: Il Rito. Il rito degli sguardi."ci si rincontra, forse, settimana prossima" le solite frasi, l’alcool per darsi coraggio, per dire quelle due parole, per soffocare l’insicurezzaed i vestiti scollati, le frasi fatte, il fumo, la musica e tornare a casa più soli di prima.
E' sempre il problema della realtà e della rappresentazione della realtà. E confondere la sua rappresentazione con essa, come un quadro fatto troppo bene.
RispondiEliminaProprio ieri parlavo con un mio amico che si lamentava del fatto che, non fornendo prove, le religioni sono assurde; dimenticando (a mio avvisio) che il concetto di prova è eredità di Galileo. Una rappresentazione fideistica si muove su altre basi.
(non c'entra nulla, sono andato in stream of consciousness)
Scusa se mi intrometto ma; leonem, cosa centra la fede con la realtà?
RispondiEliminaComunque il concetto di prova, se intendendevi prova dell'esistenza di dio, è ben anteriore a Galileo.
crimisia, siamo sulla stessa lunghezza d'onda, today. io la vivo tu ci filosofeggi!
RispondiEliminala realtà, oggi, è solo il mio punto di vista [poi capirai]
RispondiElimina@Leon la scienza è realtà, la fede è verità.
RispondiEliminaio ho notato che se qualcuno comincia il tam tam, dice che qualcosa ad esempio è bello (vedi moda) alla fine lo prendiamo per "vero".
@ grilloz, no danno te e me.
@bianca, che sia chiaro, se volete fare anche un dibattito qui da me, a me queste cose rendono felice e non scherzo.
intromettiti sempre.
@ ganja, io la vivo e quindi ci scrivo. perchè mica son capace di filosofare :) e tu lo sai, sto dietro la lavagna
@ cris, capirò? ultimamente? improbabile :D
@Leonem: abbia due punti di vista diversi.
RispondiElimina
RispondiEliminaLa verita' appare unendo con un tratto i punti di vista, purtroppo non essendo numerati spesso ci sembra una stronzata.
La realta' e' un'altra cosa ma non la conosciamo.
:)
Sia la verità che la realtà possono sembrare concetti semplici, ma basta qualche controesempio per capire che sono più complessi.
RispondiEliminaIn particolare il tuo concetto di verità è abbastanza particolare.
Pensiamo alla storia "Il vestito nuovo dell'imperatore". Degli imbroglioni tessuno un vestito fittizio per l'imperatore, un vestito che nessuno vede, ma la verità ufficiale è che quello è un vestito bellissimo. Finchè un bambino non lo vede e dice "il re è nudo". La sua verità corrisponde alla realtà e si propaga rapidamente.
Allora le verità convenzioanli o sociali sono una media, ma la verità senza aggettivi corrisponde alla realtà nel modo più completo e profondo possibile.